Recensione del Supaboy S Hyperkin: il Super Nintendo portatile
Il Super Nintendo (SNES) è stata sicuramente una delle migliori console mai create e ha vissuto una vita lunga e gloriosa nell’era dei 16-bit con milioni di copie vendute e fan in tutto il mondo.
Non stupisce quindi che ancora adesso alcune aziende tentino di emulare quella piattaforma di gioco ed è per questo che Hyperkin, divenuta famosa già per le sue console della serie Retron, abbia investito molti soldi nello sviluppare il SupaBoy S, una piattaforma di gioco a metà tra la console casalinga e quella portatile, che permette di rigiocare tutti i giochi del SNES usciti in versione americana e Pal e del Super Famicon.
Il naming indecente e le licenze non ufficiali
Iniziamo con il dire che il SupaBoy S, versione potenziata del Supaboy uscito nel 2014, non gode delle licenze ufficiali e del marchio della Nintendo, la quale si è sempre mostrata restia a cedere le proprie invenzioni a terzi; per questo motivo Hyperkin ha lavorato senza il supporto degli ingegneri Nintendo ma si è impegnata comunque a ricreare fedelmente tutte le componenti del Super Nintendo originale.
Il SupaBoy S infatti, a differenza di molte retroconsole uscite in questi anni, non emula i sistemi del SNES via software ma direttamente via hardware, il che dovrebbe (e sottolineo dovrebbe come vedremo in seguito) aumentare di molto la retrocompatibilità, evitando fastidiosi problemi con le vecchie cartucce.
Hyperkin da questo punto di vista è una garanzia e non vi troverete tra le mani una “cinesata” in quanto tutte le parti sono comunque di buona qualità e l’impegno della compagnia nel creare questo prodotto è subito visibile.
Impegno che davvero non sembra esserci nella scelta del naming che risulta sicuramente uno dei più brutti mai adottato nel campo dei videogiochi; sfido chiunque a capire di cosa tratta il prodotto solamente leggendone il nome.
Tralasciando questo fattore passiamo ad un’analisi tecnica.
Caratteristiche tecniche ed esperienza di gioco
Come detto il SupaBoy S si presenta come un perfetto mix tra una console portatile e una casalinga (con le giuste proporzioni l’idea è simile al Nintendo Switch): potrete infatti scegliere di giocare direttamente con lo schermo led di 4.3″ integrato e utilizzando i tasti e il pad presente nella console oppure scegliere di connetterlo ad una tv e collegare dei pad originali per Super Nintendo ( o Super Famicon).
Le due esperienze di gioco risultano molto diverse quindi fate bene i vostri calcoli.
Giocando direttamente sulla console, infatti, vi scontrerete con uno dei più grandi problemi del SupaBoy: il design e la disposizione dei tasti.
Il SupaBoy è largo circa 28cm (quindi ben 10cm in più di una Psp, tanto per intenderci) e, pur avendo un peso abbastanza ridotto, non è molto comodo da portare in giro. Inoltre per qualche motivo inspiegabile, i designer hanno scelto di porre i tasti start e select entrambi nella parte superiore sinistra con il risultato che ogni volta che li vorrete schiacciare dovrete appoggiarvi la console sulle gambe o rischierete di farla cadere.
Altro punto assolutamente a sfavore è la risposta del pad direzionale: raramente mi sono trovato a dovere pigiare così forte dei bottoni per far muovere il personaggio sullo schermo.
Se siete disposti a sorvolare su queste cose l’esperienza di gioco risulta comunque piacevole grazie anche all’ottima resa grafica dello schermo led da 4.3″ (non ci troviamo di fronte ad un top di gamma ma fa comunque il suo dovere) e al sistema audio integrato.
Decisamente migliore è l’esperienza di utilizzo collegando il SupaBoy ad una tv: in questo modo potrete collegare due pad originali, bypasarre i problemi sopra descritti e godervi appieno l’esperienza di rigiocare i vostri titoli più amati.
Il collegamento con la tv avviene esclusivamente con cavo RCA, quindi niente HDMI o tantomeno upscaling, perciò non aspettatevi miracoli se pensate di giocare a Chrono Trigger su una Tv Oled da 55″(come sempre il consiglio è di impostare almeno lo schermo in 4.3).
Unica pecca di questa modalità sta nel fatto che il cavo RCA fornito con il SupaBoy trasmetteva il segnale audio in mono alla mia tv; utilizzandone un altro invece l’audio tornava in stereo.
Parlando di autonomia, il SupaBoy garantisce circa 10 ore di gioco in versione portatile e almeno 12 collegata alla tv , prima di dover essere ricaricata tramite una presa micro-usb.
Retrocompabilità e affidabilità
Il nostro test si è svolto cercando di capire sia l’effettiva retrocompatibilità del SupaBoy che la sua tenuta a sessioni molto lunghe di gioco.
Abbiamo provato in totale circa 20 giochi (1o Pal, 5 NTSc e 5 per Super Famicon) e nessuno di questi ha presentato problemi di sorta nell’avviarsi o durante la sessione di gioco ma la console presenta alcuni problemi quando si inseriscono le cartucce che sfruttano la tecnologia FX (dato il numero non elevato non è una gran perdita ma Starfox che va a scatti mi ha piuttosto infastidito); probabilmente non è stato possibile riprodurre fedelmente quel chip inserito solamente dentro alcune cartucce.
Per quanto riguarda l’affidabilità abbiamo sottoposto il SupaBoy ad alcuni test per verificare se dopo alcune sessioni, anche molto lunghe, la console presentasse errori dovuto al surriscaldamento ma per fortuna non ne abbiamo riscontrati.
Conclusioni e prezzo
Il SupaBoy S non è sicuramente perfetto. Alcuni sforzi in più nella realizzazione (per esempio uno schermo con una definizione maggiore) e nel design ne avrebbero sicuramente fatto un prodotto da avere ad ogni costo, se non altro per mandare in pensione il vostro vecchio SNES.
Il prezzo del prodotto non è comunque così elevato e con circa 100 -110 euro (su Amazon a volte costa anche meno) vi porterete comunque a casa una console con cui poter rigiocare quasi tutte le vostre vecchie cassette del Super Nintendo, volendo anche insieme a degli amici, senza doverle emulare tramite software.
Viste anche la mancanza di alternative valide, il SupaBoy S resta un prodotto consigliato, magari da proporre come regalo per qualche vero fan dell’era a 16-bit
Schermo da 4.3" fa il suo dovere
Ottima compatibilità con le cartucce originali
Legge sia i giochi Pal che Ntsc
Possibilità di collegarlo ad una Tv
Il design non è da console portatile
Il pad direzionale è pessimo
Era proprio necessario
Oggetto di sottomarca per fare giocare i bimbi
Giocattolo cinese
Decisamente no, l’azienda è americana ed è anche piuttosto famosa nel settore. Di cinese temo ci sia lo schermo, quello purtroppo credo lo comprino esternamente