3DO Interactive Multiplayer: una guida per conoscerlo e collezionarlo
Era il 1993, iniziava l’era del 32 bit e del passaggio alla grafica 3D, Sony si apprestava a lanciare sul mercato la sua prima console casalinga e i grandi player dell’era a 16bit, Sega e Nintendo, iniziavano a pensare ad un modo per passare alla nuova generazione.
In questo panorama si affacciava sul mercato anche la creazione di 3DO Company, chiamata 3DO Interactive Multiplayer, una console casalinga concepita da Trip Hawkins (fondatore di Electronic Arts) che non veniva prodotta internamente alla compagnia ma si componeva invece di una serie di specifiche tecniche vendute su licenza a produttori esterni.
I primi modelli hardware furono prodotti da Panasonic nel 1993 e negli anni seguenti da GoldStar e nel 1995 da Sanyo.
Altre realtà come Samsung e Toshiba, pur avendo acquistato le licenze per produrre il proprio sistema 3DO, non lo rilasciarono mai sul mercato.
Nonostante una campagna di lancio di alto livello, alcune specifiche tecnologiche innovative e un buon parco titoli, il 3DO Interactive Multiplayer non riuscì ad imporsi sulla concorrenza, anche a causa di un prezzo decisamente alto, e la sua produzione cessò nel 1996, a soli tre anni dalla messa in vendita.
Per alcuni la principale causa del fallimento fu il fatto che ogni produttore doveva guadagnare anche sulla vendita dell’hardware, a differenza di case come Sega e Nintendo che preferivano recuperare gli investimenti con una strategia legata alla vendita del software, e questo portò la console ad avere un costo sempre troppo altro rispetto alle alternative disponibili sul mercato.
Impatti storici
- 3DO è stata la prima console con supporto CD a 32 bit a raggiungere il mercato
- si tratta del primo tentativo reale di creare una piattaforma universale di gioco, con uno standard uniformato, un pò come avvenuto per segnali audio e video
- il 3DO è stato il primo sistema di visualizzazione di musica su supporto CD mai creato
- con il lancio della console, la 3DO Company creò anche un proprio sistema di rating per i giochi precedendo il ESRB
- inizialmente le licenze di produzione dovevano essere vendute, oltre che a Panasonic, anche a Sony e Philips che però rifiutarono perchè non interessate o perchè avevano in cantiere la propria console
- SEGA cercò di ottenere la licenza in esclusiva, con l’idea di sostituire il Mega Drive, ma la sua richiesta venne rifiutata in quanto considerata poco remunerativa
Punti di forza e di debolezza
- è stata una delle prime console a supportare i Cd-rom
- primo sistema a 32bit ad uscire sul mercato, sia con caricamento frontale che superiore. Alcuni modelli sono in grado di contenere sino a 5 cd contemporaneamente permettendo di passare da un gioco all’altro (va detto che questi sono molto rari e costosi)
- molta libertà agli sviluppatori grazie ad una politica sulla licenza che permetteva di guadagnare molto di più rispetto alla concorrenza (purtroppo i pochi hardware venduti scoraggiarono gli sviluppatori di terzo grado a scommettere sul 3DO)
- region free
- possibilità di collegare sino a 8 controller a cascata nonostante sulla scocca fosse presente un solo ingresso
- capacità di leggere Cd Audio e Video
- capace di riprodurre CD-R
- sin da subito era presente un sistema di salvataggio interno per i giochi
- il prezzo di lancio era veramente troppo alto rispetto alla concorrenza. Le versioni successive limarono questo difetto ma ormai la nomea di oggetto troppo costoso era legata al 3DO
- parco giochi ristretto a circa 250 titoli. Come per molte altre realtà del tempo il supporto di sviluppatori di terze parti fu molto limitato a favore di altre piattaforme concorrenti che garantivano una maggiore diffusione
- a seconda del produttore cambia molto la qualità dei materiali utilizzati; alcuni modelli presentano infatti dei difetti che portano all’apertura non corretta del comparto CD
- il lettore CD del 3DO non era tecnologicamente sviluppato come quello del Sega Saturn e della Ps1, rilasciati in seguito e con più tempo per perfezionare questa nuova tecnologia
- un bug nel sistema operativo 3DO causava un fastidioso “clicchettio” durante la riproduzione dei file audio nei giochi, creando un effetto di rumore di fondo che comprometteva l’esperienza di gioco
- i primi controller 3DO hanno difficoltà a eseguire il comando di roll sul pad, rendendo difficile giocare a determinati giochi
- non tutti i giochi sono region free in quanto in alcuni casi mancano i caratteri giapponesi
- poiché le console sono state distribuite da diverse società, alcuni controller speciali e una manciata di giochi non sono compatibili tra loro, in particolare i modelli Goldstar 3DO.
I vari modelli di 3DO
Panasonic FZ R·E·A·L 3DO (110-370€)
Il 3DO marcato Panasonic, chiamato generalmente REAL, è stato il primo ad essere lanciato sul commercio nel 1993 ad un prezzo di circa 700$.
Presenta un caricamento frontale per i cd e i pad erano dotati di ingresso audio per le cuffie.
Un secondo modello, chiamato Panasonic FZ-10 REAL 3DO (130-250€), sostituì l’FZ-1 presentando un caricamento dall’alto per i Cd, pad più piccoli (ma senza la presenza del jack per le cuffie) ed era venduto ad un prezzo sensibilmente inferiore
Esiste infine un ultimo modello, sempre prodotto dalla Panasonic, chiamato Panasonic ROBO 3DO, venduto esclusivamente in Giappone. In pratica è una modifica del FZ-1 che permette l’inserimento di 5 Cd contemporaneamente ed era stato pensato per le installazioni negli hotel (per questo motivo è il modello più raro e costoso in circolazione)
Goldstar 3DO Interactive Multiplayer 101 Alive (80 -140€)
Il primo modello prodotto dalla Goldstar uscito nel 1994, chiamato 101 Alive, era destinato al solo mercato sud coreano.
Presenta una forma e caratteristiche molto simili al modello della Panasonic Fz-1.
Un secondo modello, chiamato 101M, fu prodotto invece per il mercato europeo e nord americano.
Infine esiste un terzo modello, estremamente raro e sempre destinato al solo mercato sud coreano, chiamato Alive II che ricorda nella forma un Ps1 arrotondata.
Sanyo IMP-21J TRY 3DO (350 – 450€)
Uscito nel 1995, il 3DO prodotto da Sanyo è l’ultimo ad essere uscito sul mercato.
Destinato al solo mercato giapponese è dotato di un alloggiamento per i cd nella parte superiore, è attualmente il modello più raro da trovare in Europa e Stati Uniti.
Creative Labs 3DO Blaster
Diversamente dagli altri produttori Creative Labs non produsse una console casalinga ma piuttosto una sorta di modulo di espansione per PC.
Il 3DO Blaster infatti è un ISA compatibile con Windows 3.1 che consentiva di giocare al parco titoli del 3DO direttamente sul Pc e, a differenza di altri add on, non li emulava semplicemente ma includeva tutto fino alle porte del controller.
I migliori giochi da recuperare
Vista la breve durata della vita della console, solamente circa 250 giochi furono rilasciati per il 3DO, molti dei quali di scarsa qualità.
Esistono però anche dei titoli particolarmente riusciti che vale la pena recuperare; tra questi non può mancare sicuramente Lucienne’s Quest, un ottimo jrpg rilasciato come esclusiva per il 3DO che presentava una buona storia, anche se di breve durata, e un sistema di combattimento originale.
Di buona realizzazione anche Immercenary, un action rpg in prima persona ad ambientazione futuristica realizzato da Electronic Arts.
Cambiando totalmente genere e spostandoci sulle avventure grafiche, realizzate mediante la tecnologia del FMV, un buon gioco è Snow Job che riesce a proporre un buon gameplay e una storia interessante uniti alle meccaniche classiche dei giochi punta e clicca, così come D un’avventura che vi porterà ad indagare su un mistero a tinte horror con sfumature froidiane.
Imperdibile risulta anche Star Control 2, uscito originariamente su pc ed importato su 3DO (unica console su cui questo sia avvenuto) con molte migliorie audio, grafiche e con l’aggiunta di scende in FMV che accompagnano e innalzano il livello già alto della narrazione.
Parlando di giochi di corse non possiamo non ricordare che il primo capitolo della serie The Need of Speed è uscito in orgini su 3DO e solo in seguito venne effettuato il porting su Ps1 e Sega Saturn.
Cambiando totalmente genere ma rimanendo nei porting su console esclusivi, anche il primo Alone in the Dark ricevette una sua versione dedicata su 3DO facendo conoscere al mondo il genere dei survival horror
Accanto a questi titoli possiamo trovarne molti altri non esclusivi che per un motivo o un altro furono comunque migliori su questa console come per esempio Space Hulk, Road Rash, Wing Commander III, il famosissimo Street Fighter 2, Return Fire, Theme Park , Lemmings ecc ecc
Emulazione
L’emulazione del 3DO non è molto supportata negli ultimi anni a causa della scarsa diffusione del sistema originale anche tra i collezionisti.
Esistono però alcuni emulatori che vengono ancora sviluppati:
- FreeDO è l’emulatore principale e anche il più famoso. Purtroppo il suo supporto è fermo al 2010, il che potrebbe rendere difficile l’installazione su siti moderni, ma garantisce una buona compatibilità con quasi tutti i giochi
- PhoenixEmuProject si basa sul codice originale di FreeDo ma è supportato maggiormente sebbene la lingua principale sia il russo
- 4DO dei tre è sicuramente il meno affidabile, pur basandosi anch’esso su FreeDo. Alcuni giochi presentano degli errori e dei bug che non sembrano essere risolvibili
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