Cosa succederà quando tutte le nostre retro console moriranno?
Vi siete mai chiesti cosa succederà quando le nostre console retro cesseranno di funzionare definitivamente a causa dell’età?
Alcune delle console che ancora oggi utilizziamo noi fan del retrogaming hanno anche 40 anni (come ad esempio l’Atari 2600) e, si sa, il tempo non lascia scampo a niente e nessuno; sicuramente non fanno eccezione i componenti elettrici che permettono il funzionamento di un Super Nintendo o di un Sega Mega Drive.
I sistemi a cartuccia dell’era a 16bit in realtà sono molto più affidabili rispetto a quelli moderni, perchè hanno meno parti mobili e l’elettronica e decisamente più semplice e in genere i problemi sono dovuti a qualche condensatore danneggiato o a connettori sporchi.
Nulla che non si possa riparare con qualche lezione di elettronica di base insomma, eppure anche in questi casi, col passare del tempo, saranno sempre meno le console originali in tutte le loro parti ancora funzionanti.
E se sei preoccupato per le tue cartucce sappi che una Playstation 1 o un Sega Saturn avranno problemi molto prima, siano essi dovuto alla lente, all’alimentatore o al carrellino per inserire i cd.
Si arriverà quindi ad un punto in cui avremo belle collezioni di cartucce e cd senza la possibilità di giocarli su sistemi originali?
Una buon soluzione, oltre ovviamente all’emulazione lato software, potrebbe essere la rimessa in produzione dei vecchi sistemi da parte delle case originali (Nintendo una cosa simile la sta facendo con le console mini) o da terze parti , vedi ad esempio l’ottimo Retron di Hyperkin o il Retro Duo di Retro-Bit.
Purtroppo, benchè produrre un Super Nintendo oggi costerebbe in termini di materiali molto poco, bisogna fare in conti anche con le spese di ri-adattamento di una catena produttiva che ormai si è evoluta verso altre direzioni.
Per questo motivo sembra che la strada intrapresa dai grandi produttori di hardware sia in realtà quella di riproporre i vecchi giochi sui nuovi sistemi, vedi la grande ondata di remastered che stiamo vivendo da parte di Nintendo e Sony (Microsoft invece offre la retrocompatibilità su tutti i suoi sistemi).
Personalmente continuo a preferire giocare sui sistemi per cui un titolo è stato pensato, sia esso moderno oppure classico, ma inizio a farmi delle domande su come si evolverà il concetto di retrogaming nei prossimi anni.
Fatemi sapere cosa ne pensate!
Leave a Response