Wata Games accusata e citata in tribunale per racket sul retro gaming
Ebbene si, per quanto possa sembrare assurdo questo titolo, considerando che si parla pur sempre del mondo del collezionismo, il giro d’affari del retro gaming è cresciuto a tal punto da spingere un gruppo di clienti di Wata Games ad intentare una class action contro l’azienda americana.
L’accusa? Aver manipolato il valore di alcuni oggetti in modo da poter applicare maggiori commissioni e dar vita ad una bolla speculativa sulla vendita di vecchi giochi graduati.
Per chi non lo sapesse, Wata Games è una società con sede in America (ma operante anche in Europa) , che si occupa di valutare e gradare videogiochi facendosi pagare profumatamente per il servizio e applicando una percentuale pari al 2% del valore per tutti gli oggetti la cui stima supera i 2500 dollari.
Ecco quindi che alcuni clienti hanno mosso l’accusa dicendo di essere stati truffati e citando in causa Wata Games con l’accusa di gonfiare le valutazioni e dare vita ad un vero racket criminale.
Breaking news! The class-action lawsuit against Wata Games was filed today in United States District Court, Central District of California, Southern Division. Case no. 8:22-cv-00967-DOC-KES pic.twitter.com/6JT7IhxCj4
— Pat Contri (@PatTheNESpunk) May 11, 2022
Al momento la class action è solo agli inizi ma rimane il fatto che negli ultimi tempi le valutazioni di classici come Super Mario, Zelda, Mega Man e altri sono schizzate alle stelle a volte anche in modo inspiegabile vista la non rarità di alcuni di questi titoli.
Non è per altro la prima volta che Wata Games viene citata in giudizio in quanto già una volta è stata accusata tramite un documentario su Youtube da Karl Jobst, di essere collusa con aziende che gestiscono aste online al fine di pilotare il valore finale.
Per capire il giro di affari interessato basta cercare su Ebay giochi con gradazione Wata e vedere a che prezzo vengono proposti.
Vedremo col tempo come si evolverà questa grigia pagina del retro gaming.
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