london, england, 05/05/2018 A Retro vintage atari flashback 3 arcade console re issue. A modern plug and play console with a retro 1980s style. classic vintage arcade play.
In questo articolo ripercorriamo la storia dell’Atari, una delle prime società di videogiochi e home computer mai creata partendo dalle origini sino al tracollo avvenuto a fine anni 90
Fu fondata nel 1972 da Nolan Bushnell e Ted Dabney, che avevano precedentemente lavorato insieme alla Magnavox sull’Odyssey, il primo videogioco casalingo commercialmente disponibile.
Nel 1972, l’Atari lanciò il suo primo videogioco, Pong, che divenne rapidamente un successo. Pong era un semplice gioco di tennis da tavolo che simula una partita reale, con due paddle che rimbalzavano una pallina sullo schermo. Questo gioco fu un punto di svolta per l’industria dei videogiochi, poiché dimostrò che c’era un mercato per questo tipo di intrattenimento.
Nel corso degli anni, l’Atari continuò a sviluppare e commercializzare videogiochi di successo, come Asteroids e Space Invaders. Nel 1977, la società lanciò anche la sua prima console per videogiochi, chiamata Atari 2600. Questa console divenne molto popolare e fu la prima a utilizzare cartucce intercambiabili, il che significava che i giocatori potevano acquistare e giocare a una vasta gamma di giochi.
L’Atari 2600, noto anche come Atari VCS (Video Computer System), è stata una delle prime console per videogiochi della storia. Lanciata nel 1977, è stata la prima console a utilizzare cartucce intercambiabili, il che significava che i giocatori potevano acquistare e giocare a una vasta gamma di giochi.
L’Atari 2600 è stato un enorme successo commerciale e ha contribuito a far crescere l’industria dei videogiochi negli anni 1980. La console è stata venduta in milioni di unità e ha offerto ai giocatori una vasta gamma di giochi, da classici arcade come Asteroids e Space Invaders a giochi per computer come Pitfall! e Adventure.
Grazie al suo successo, l’Atari 2600 ha anche influenzato lo sviluppo di altre console per videogiochi, come la Nintendo Entertainment System (NES) e la Sega Master System. Ancora oggi, molti giocatori considerano l’Atari 2600 come una delle console per videogiochi più iconiche e influenti di tutti i tempi.
Negli anni 1980, l’Atari divenne uno dei principali produttori di videogiochi e home computer, con una serie di successi commerciali come il Commodore 64 e l’Atari ST.
In particolare il Commodore 64 era caratterizzata da una memoria di 64 kilobyte, un processore a 8 bit e una scheda grafica a 64, colori era in grado di eseguire una varietà di giochi e programmi, e aveva una tastiera incorporata per la digitazione di testi e la creazione di programmi. Supportava inoltre anche la connessione a un monitor esterno e a una stampante.
La sua popolarità negli anni 80 fu tale da portare le vendite a oltre 17 milioni di unità in tutto il mondo.
Tuttavia, verso la fine degli anni 1980, il mercato dei videogiochi iniziò a subire un declino, a causa della saturazione del mercato e della concorrenza dei nuovi produttori di console come Nintendo e Sega.
In quel periodo, l’Atari aveva accumulato una grande quantità di debiti a causa dei suoi sforzi per sviluppare nuove tecnologie e prodotti che non potarono i risultati ottenuti e si vide costretta a rilasciare giochi di scarsa qualità, con campagne di marketing inefficaci.
Tutto ciò ha portato l’azienda ad avere difficoltà a mantenere la sua posizione di leader nel settore dei videogiochi e a fare fronte alle spese. Nel 1996, l’Atari fu venduta alla società di software Hasbro, che tentò di rilanciare l’azienda sviluppando nuove console per videogiochi e giochi per computer.
Tuttavia, questi sforzi non ebbero successo e l’Atari continuò a perdere quote di mercato. Hasbro decise quindi di concentrarsi sulla produzione di giochi per computer e di vendere la divisione di videogiochi dell’Atari.
Nel 1998, Hasbro vendette la divisione di videogiochi dell’Atari alla società di investimenti JTS Corporation. JTS tentò di rilanciare l’azienda sviluppando nuove console per videogiochi e giochi per computer, ma anche questi sforzi non ebbero successo. Nel 2001, l’Atari fu venduta alla società francese Infogrames, che cambiò il suo nome in Atari SA. Oggi, l’azienda continua a produrre videogiochi per diverse piattaforme, ma non è più la potenza dominante che era una volta nel settore dei videogiochi.
Nel 2001, l’Atari fu acquisita dalla società francese Infogrames, che cambiò il suo nome in Atari SA. Oggi, l’azienda continua a produrre videogiochi per diverse piattaforme, ma non è più la potenza dominante che era una volta nel settore dei videogiochi.
Ha mantenuto però inalterato il suo fascino e il marchio è ancora molto in voga tra gli appassionati di retrogames
Alcuni dei suoi maggiori successi includono:
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