Un argomento che non viene trattato spesso quando si parla di retrogames è quello relativo alle confezioni dei giochi; negli anni 90 queste risultavano spesso, anche nell’edizione standard, molto superiori alle costosissime “special edition” attuali.
Con l’avvento dei pc , alla fine degli anni 80 e inizio 90 i videogiochi entrarono prepotentemente nell’intrattenimento casalingo, abbandonando pian piano l’ambiente ludico dei bar.
Tralasciando il supporto magnetico utilizzato, inizialmente floppy e dopo cd, quello che accomunava tutti i giochi erano le splendide confezioni in cartone, contenenti un libretto di istruzioni dettagliato e spesso qualche extra; il tutto evitando di fare ventordici versioni diverse a prezzi crescenti.
Indimenticabile per il sottoscritto è, per esempio, la confezione del primo Baldur’s Gate 2 contenente un manuale di istruzioni così dettagliato nelle regole e così ricco di contenuti da ricordare un vero libro di Dungeon’s Dragons.
Facciamo un confronto tra il contenuto delle confezioni standard di due giochi uguali per genere e software house, ma usciti sul mercato con 16 anni di distanza: Shogun Total War e Total War: Warhammer.
Sviluppati da The Creative Assembly, sono entrambi degli strategici gestionali in cui guidare la propria fazione alla vittoria: nel caso di Shogun Total War all’interno della confezione in cartone, oltre ovviamente ai cd necessari ad installare il gioco, trovavamo un libretto di istruzioni di 83 pagine (anche in formato pdf), un pieghevole con tutta la catena di costruzione degli edifici e un “story book” con una spiegazione dettagliata di tutta la storia del Giappone feudale e delle varie fazioni che lo popolavano.
All’interno di Total War: Warhammer troviamo il disco di gioco , le indicazioni di garanzia e un foglietto che invita a provare il wargame con le miniature; il confronto è ovviamente impietoso e la sensazione di essersi persi qualcosa nel tempo è accentuato dal fatto che esistano ben altre due versioni con contenuti arricchiti (la High King Edition contiene addirittura un boccale da birra nanico) a prezzo di vendita maggiorato.
Sicuramente l’avvento dei marketplace digitali e la possibilità di inserire i manuali e altri file direttamente all’interno dei capienti Dvd ( i cd contenevano massimo 700mb), hanno pian piano spinto i publisher a sostituire le vecchie confezioni in cartone con le più economiche in plastica, con buona pace dei collezionisti e degli amanti delle versioni retail.
Oltre ad una mera questione di costi, la possibilità di non inserire manuali dettagliati è anche dovuto ad un’evoluzione del videogiocatore moderno che ha ormai appreso i comandi fondamentali per giocare e può riapplicarli a quasi tutti i titoli in commercio (anche per colpa di una mancanza di innovazione che colpisce questo settore da circa 10 anni).
E’ innegabile però che attualmente comprare una versione “scatolata” non da la stessa soddisfazione di una volta e se non fosse per le difficoltà nella diffusione della banda larga, che limita di molto il sopravvento delle versioni digitali, probabilmente non verrebbero più prodotte le edizioni standard su supporto fisico (almeno per pc).
Di seguito alcune delle versioni boxate di grandi giochi per pc di anni fa
Il mondo dei videogiochi è stato profondamente segnato dall'arrivo del Nintendo Entertainment System (NES), una…
I giochi GIG Tiger sono una serie di giochi elettronici portatili prodotti dalla Tiger Electronics…
Il Game.com era una console portatile lanciata da Tiger Electronics nel 1997, con lo scopo…
In questo articolo ripercorriamo la storia dell'Atari, una delle prime società di videogiochi e home…
I videogiochi sono ormai considerati una forma d'arte moderna e, proprio come i dipinti vengono…
Recentemente mi sono trovato nella situazione di dover mostrare ad un raduno la mia collezione…